La ricotta di pecora del Monte Amiata è un prodotto di eccellenza. Nei pascoli l’erba è tenera e fresca, ritornano a spuntare le erbe officinali e aromatiche spontanee. La menta, il timo, il finocchio selvatico, la malva selvatica. I piccoli allevamenti dell’Amiata, ecosostenibili da sempre, sono tutti all’aperto. Le greggi pascolano brade, seguita a vista dai loro pastori a quattro zampe: i pastori maremmani. Questi splendidi cani, con il loro pelo bianco, si mimetizzano perfettamente con il vello delle pecore e non le abbandonano mai. Le pecore brucano le erbe fresche sui campi e fresche di parto, producono un latte squisito, ricco di grassi e di profumi. 

La ricotta di pecora è un formaggio fresco, ideale per l’alimentazione di grandi e piccini. Dal sapore intenso e deciso, ha però il dono di essere leggero, povero di grassi, indicato anche nelle diete. Perché è appunto ri-cotta, un prodotto di seconda cottura, che si produce facendo cagliare il siero che rimane dopo aver fatto il formaggio. E così ne esce un prodotto morbido e delicato, ma con profumi e sapori eccezionali. Adatta ad ogni preparazione, la pasta ripiena, ma anche i dolci, le crostate, oppure i semifreddi. Eccezionale sul pane semplicemente tostato, in Toscana si mangia zuppata poi nel caffè d’orzo. 

Specialmente in primavera si usa condirla con olio extravergine toscano, sale pepe e menta fresca, per poi condirci le tagliatelle all’uovo; da leccarsi i baffi!

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